venerdì 13 novembre 2009

Casini grossi e duri

Casini durissimo."Questo ddl per abbreviare i processi è realmente una porcheria, un provvedimento che dimentica le vittime, sfascia l'ordinamento e abroga la giustizia". Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, in una conferenza stampa convocata a Montecitorio, boccia con durezza il disegno di legge presentato ieri da Lega e Pdl al Senato per accorciare i tempi dei processi.

L'effetto, secondo l'esponente centrista sarà quello di smantellare "il sistema giudiziario", di qui l'annuncio del voto contrario dell'Udc. Unico rimedio, per Casini, la presentazione "al più presto" di un nuovo lodo Alfano, ma questa volta come "legge costituzionale". (La Repubblica on line, 13 novembre 2009)

Meno male che Casini, quando è 'durissimo', offre a Berlusconi l'immunità tramite il Lodo Alfano: quando è più 'tenero' che cosa fa, si propone come imputato al posto del Cavaliere?

sabato 7 novembre 2009

Papello 2000

Il povero Falcone parlava del rischio "esportazione del metodo mafioso" dall'Italia nel resto d'Europa e del mondo, fenomeno poi puntualmente verificatosi negli anni Novanta. Ma se fosse ancora vivo, sono sicuro che oggi parlerebbe semmai di rischio di 'istituzionalizzazione' della mafia a livello internazionale, in pratica l'eventualità che tutti i paesi del mondo diventino come l'Italia attuale. Ovviamente stiamo ragionando per assurdo, perché se Falcone fosse ancora vivo è molto probabile che l'Italia non si troverebbe nella situazione indegna che siamo costretti a subire,e forse la mafia sarebbe un reperto archeologico da libri di storia; invece la mafia non solo è viva e vegeta, ma addirittura vede le sue pratiche elevate a dialettica politica di alto livello. Anzi, dal papello di Riina del 1993 a quello di Berlusconi del 2010 la qualità si è alzata in modo esponenziale.
Minaccia e intimidazione sono il sale dell'agire mafioso. Non volete il lodo Alfano? Allora io vi blocco tutti i processi. Mi bocciate il lodo Alfano e non mi permettete di liquidare per via costituzionale la magistratura? Allora io faccio una legge che accorcia i tempi di prescrizione rimettendo in libertà una marea di criminali. Anni luce dalla genialità berlusconiana, napolitani, finiani, udicini (e presto probabilmente anche pidini e altre creature simili), simili alle vittime disarmate del racket, si stanno affannando per troovare una soluzione che permetta di salvare Berlusconi senza trasformare il nostro paese in un narco-stato tipo Colombia, per intenderci. Del resto, dall'essere una repubblica delle banane non ci salverà più nessuno.























domenica 1 novembre 2009

Anti-corpi

La situazione politica, sociale e culturale italiana mette alla prova persino la capacità dei blogger di commetarla senza il timore che si tratti di parole al vento, totalmente inutili. Mentre la politica vive una stagione (troppo lunga) di ricatti incrociati, è la malavita organizzata a riportarci alla realtà: il killer della camorra ripreso mentre tende un agguato alla sua vittima appena uscita dal bar forse non sarà abbastanza 'pro-italiano', ma di sicuro è un po' l'emblema del nostro povero paese, unitamente alla reazione apatica dei passanti. Una nazione che non si sconvolge (ma neppure si agita) persino di fronte a gesti efferrati, visto che oramai ci ha fatto l'abitudine e non prova più nausea e disgusto. Non sorprende che i politici abbiano sorvolato su questo eventi, benché non possano lamentarsi per il tempo libero: anche questa settimana il parlamento resterà chiuso per l'impossibilità di discutere leggi, per la gioia di deputati come Luca Barbareschi che (vedi il Fatto di ieri) si sono lamentati della difficoltà di conciliare attività politica e lavorativa malgrado i 23.000 Euro+benefit di stipendio mensile.
Riusciranno a rianimarci gli sviluppi dei processi Mills/Berlusconi, della trattativa stato-mafia, o ci daranno semplicemente il colpo di grazia?