domenica 10 gennaio 2010

La Gelmini e il buonismo criminale

"C'e' il "'buonismo di una parte della sinistra che non rispetta le regole e che vorrebbe un numero di immigrati indefinito" nel nostro paese alla base dei fatti di Rosarno: lo ha detto il ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini, intervenuta a 'Mezz'ora' di Lucia Annunziata, su Rai3" (AGI 10-01-10, 15:38)

Pur essendo intenta alla riforma che prevede un tetto massimo di stranieri del 30% nelle classi (prevedendo anche trasferimenti coatti da un istituto all'altro, ha precisato), il ministro Gelmini ha trovato il tempo per andare in tv a commentare i tragici eventi di Rosarno; e di lei si può dire certamente tutto, ma non che non abbia le idee chiare su chi sia responsabile di quello che sta succedendo: la sinistra. Si potrebbe ribatterle in vari modi, magari ricordandole che Berlusconi è quasi initerrottamente al potere dal 2001, o che a Rosarno, visto anche lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, a governare è la 'Ndrangheta (che le regole, si sa, le rispetta molto meno della sinistra, ma d'altro canto è anche molto meno 'buona'). O, magari, si dovrebbe dedurre che il lavoro nero in condizione schiavile e la gambizzazione degli stranieri sono tipiche manifestazioni di sinistra.
Forse si dovrebbe dare maggiore ascolto alla Gelmini, nota conoscitrice di certe pratiche calabresi: chissà se un giorno la sentiremo laciare strali anche nei confronti di quei buonisti che, poco lontano da Rosarno, a Catanzaro, regalano l'abitazione di avvocato a chi non riesce nel meritocratico nord "rispettoso delle regole".