lunedì 5 dicembre 2016

Fuori di Testa

Per commentare un voto referendario val bene anche far temporaneamente resuscitare un blog oramai morto, sforzandosi di ricordare le credenziali di accesso.
Chicco Testa, già ecologista, poi nuclearista, poi in Rothschild, poi sicuramente col culo su qualche altra poltrona lautamente pagata, scrive suo profilo di Twitter:


Ha ragione il buon (e livoroso) Testa: il sud Italia ha registrato le più alte percentuali per il NO, con punte vicine al 70%, talvolta oltrepassandolo; e tutto questo con partecipazioni al voto ben superiori di quelle normalmente registrate per le elezioni politiche. Cosa c'è quindi da aggiungere al ragionamento di Testa? Che quelle fasce di popolazione che abitano le zone più problematiche del paese, che normalmente sono ritenute più portate a credere in soluzioni miracolose - non fosse altro per disperato desiderio di riscatto - non hanno creduto alla nuova formula magica #bastaunsì. Saranno anche ignoranti e zotici come pensa l'ex presidente di Legambiente, ma non pensano che i problemi attuali - crisi economica in primis - siano semplicemente dovuti a troppi 'lacciuoli burocratici', ma che abbiano cause più profonde. Insomma, hanno decisamente più testa di Testa.

martedì 19 gennaio 2016

Meglio Quarto che primo

L'espulsione della sindaca di Quarto Rosa Capuozzo, contrariamente a gran parte delle epurazioni compiute in campo pentastellato, è espressione di buon senso. Invece di tante lagnanze sulle rendicontazioni degli stipendi (ma è difficile verificare se una persona ha bonificato la sua parte in eccesso da destinare al fondo per le piccole imprese?), questa volta il M5S si è comportato in modo cristallino, perché ha semplicemente chiesto alla sua esponente di comportarsi secondo il medesimo metro di giudizio applicato per gli altri, né più né meno; cosa che, per intenderci, non sta facendo il PD (vedi questione De Luca) che come una iena si sta accanendo sull'episodio per dimostrare che 'siamo tutti uguali' (a proposito: fare il presidente della regione Friuli non deve essere un compito particolarmente difficile, visto Debora Serracchiani è votata al 100% alla causa del partito).
La riflessione da cui però il M5S non può assolutamente astenersi riguarda il fatto che, a Quarto come in altre località a rischio mafia, i meccanismi di selezione dei candidati validi altrove potrebbero non essere efficaci e spianare la strada in qualche modo a chi, come le organizzazioni criminali, non ha ideologie politiche ma sta sempre e comunque dalla parte dei vincitori, alla maniera degli organismi parassitari. Basta essere appena al di sopra di ogni sospetto (vedi l'abuso edilizio della Capuozzo) e subito i tentacoli della piovra trovano terreno fertile. 
In ogni caso, una buona prova di coerenza giustamente da opporre a chi - dalla Pennetta a Zalone - salto sul carro del vincitore di turno per mettersi evidenza.